Cos’è che da vita ad un paesaggio? Risposta: lo sguardo dell’uomo. La natura non si dà già dotata dei suoi significati, ed è l’uomo che, contemplandola, vivendola, cambiandola, li ricerca e li stabilisce. Così il concetto di panorama è duttile e porta con sé una lunga serie di idee che non hanno niente a che fare con la natura in senso proprio. Il panorama è il primo luogo dell’incontro tra l’uomo, la natura ed il tempo. La il percorso espositivo “Paesaggi. Antiche Memorie e Sguardi Contemporanei”, visitabile presso il Museo Nazionale di Villa Pisani, a Stra (VE) fino al 4 novembre 2018, vuole indagare proprio questo incontro tra natura e uomo, fondendo vari linguaggi espressivi tra cui fotografia e pittura.
La prima sezione della mostra consta di oltre 100 scatti realizzati da alcuni tra i più noti ed apprezzati fotografi italiani contemporanei, tra cui Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Gianni Berengo Gardin, Carla Cerati, Fulvio Roiter e molti altri. Tutte le opere hanno come tema il paesaggio italiano, interpretato in mille modi a seconda degli stili, degli intenti, dei punti di vista e delle passioni degli artisti. Il paesaggio puramente naturale si alterna al paesaggio urbano e industriale, regno indiscusso dell’uomo, ma anche al paesaggio rurale in cui la natura è stata “ammaestrata” e scolpita dall’agricoltura. Ciascun fotografo, col suo sguardo personale, declina il tema del paesaggio in maniera particolare: il risultato è un percorso espositivo ricco e stimolante.
La seconda sezione della mostra è dedicata al paesaggio che circonda Villa Pisani, ovvero la Riviera del Brenta, tra Padova e Venezia. Questa collezione fotografica proviene dalla Fondazione Mazzotti di Treviso, e ritrae il modificarsi del territorio attorno alle famose ville venete che costellano la zona, in una continua commistione di intervento naturale e intervento umano. La terza sezione è costituita da 38 dipinti di Giuseppe Zais risalenti al Settecento che adornano i saloni del Piano Nobiliare di Villa Pisani. L’ultima sezione è una installazione emozionale che ruota al concetto della “finestra sul paesaggio”, in cui è proprio il visitatore a vivere l’esperienza surreale della perdita dei confini, stimolato da un gioco di illusioni che coinvolge tutti i sensi.
La mostra in cinque brani:
- Paesaggio – Iosonouncane
- Fabbricando Case – Rino Gaetano
- Mother Nature’s Son – The Beatles
- Le Petroliere – Le Luci Della Centrale Elettrica
- Un Albero di Trenta Piani – Adriano Clentano
Sono nata e cresciuta in Umbria, ho 23 anni, una sorella, un gatto. Studio filosofia all’Università di Pisa, ma il mio principale impiego è essere innamorata della musica a tempo pieno. Collaboro con Rock and More da tre anni, mettendo tutta la mia passione in ogni articolo che scrivo, con trasporto ed entusiasmo ma anche con accuratezza. Oltre al brivido del sottopalco adoro viaggiare e imparare nuove lingue, e tutto quel che mi aiuti ad esprimermi a 360 gradi.